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Giacomo Leopardi - Zibaldone di pensieri

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Giacomo Leopardi - Zibaldone di pensieri [Azw3 Epub Odt Pdf Ita] [TNTvillage]

Source: 1337x

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Giacomo Leopardi - Zibaldone di pensieri [Azw3 Epub Odt Pdf Ita] [TNTvillage]

«ZIBALDONE DI PENSIERI»
di
Giacomo Leopardi

{

Edizione integrale con font incorporati, Indice e note interattive

}







•~• Dettagli •~•

Autore: Giacomo Leopardi
Titolo: "

Lo Zibaldone. Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura

"
Prima edizione: Le Monnier - 1898-1900
Lingua: Italiano
Genere: Diario - Saggio
Dimensione dei file: 20 MB
Formato del file: azw3, epub, odt, pdf



•~• Contenuto •~•

"Lo Zibaldone" è un diario personale che raccoglie una grande quantità di appunti scritti tra il 1817 e il 1832 da Giacomo Leopardi , per un totale di 4526 pagine. Il titolo deriva dalla caratteristica della composizione letteraria, in quanto mistura di pensieri, come per l'omonima vivanda emiliana che è costituita da un amalgama vario di molti ingredienti diversi. Dopo la composizione di Leopardi il termine è usato per annotazioni su quaderni o diari di pensieri sparsi. Dopo la morte del poeta (nel 1837) il fascio di carte era rimasto presso l'amico Antonio Ranieri il quale lo tenne per oltre cinquant'anni con altri manoscritti, lasciandolo in un baule a sua volta finito in eredità a due donne di servizio. Dopo la morte di Ranieri e un processo per stabilirne la proprietà, gli studiosi poterono finalmente avere accesso all'autografo che è oggi conservato presso la Biblioteca Nazionale di Napoli.
In quest'opera c'è un continuo dialogo del poeta con se stesso : sono pagine piene di ricordi e di poesie, in cui si parla in forma libera di letteratura, di filosofia, di politica e di religione: i frammenti hanno la data, quasi a tracciare lo sviluppo di quel pensiero travagliato: "In quelle pagine la vita vissuta si spoglia delle sue apparenze materiali, si depura in esperienza, diventa riflessione, dibattito, tentativo di filosofia" (Momigliano). Lo "Zibaldone" contiene dunque - col disordine inevitabile in un diario e con le incoerenze naturali in riflessioni che si svolgono in un lungo ordinario di anni - la poetica del Leopardi e la filosofia della sua vita; si ordina e si chiarisce come il diario contemplativo d'una sofferenza, che tende a purificarsi e a risolversi nel canto.
Si tratta di annotazioni di varia misura e ispirazione , spesso scritte in presa diretta e pertanto caratterizzate da un tono di provvisorietà, da uno stile per lo più asciutto; a volte brevissime, a volte ampie e articolate per punti. Eppure la loro importanza è fondamentale, in quanto contengono un notevole insieme di temi e spunti che spesso costituirono ispirazione prima per i "Canti", le "Operette morali", e, soprattutto i "Pensieri". In qualche caso, invece, queste pagine vedono riflettersi quanto già detto altrove, o riportano commenti su libri letti, osservazioni su incontri o esperienze, ecc. Sono di particolare interesse le numerosissime pagine che elaborano gli elementi essenziali della poetica e del pensiero di Leopardi, di cui il lettore può cogliere l'intimo dinamismo e il procedere per successivi momenti problematici. La prima pagina è infatti datata "luglio o agosto 1817" (data ricostruita dal Leopardi successivamente alla sua decisione di datare gli appunti da p. 100, ovvero in data 8 gennaio 1820), l'ultima "Firenze, 4 dicembre 1832". Il maggior numero di pagine venne scritto tuttavia fra il 1817 e il 1823 per un totale di più di 4.000 pensieri elaborati. Lo studioso Claudio Colaiacomo lega il dislivello di frequenza della scrittura ai vari viaggi e alla sedentarietà del poeta la cui "scrittura dello Zibaldone appare legata essenzialmente ad un'immagine dell'esistenza come claustrazione o reclusione, quale fu quella nella quale spesso l'autore si presentò nelle sue lettere, e che al di là del suo fondamento biografico immediato, costituisce il segno di una volontà di integrale letterarizzazione dell'esistenza".
I temi trattati sono: la religione cristiana, la natura delle cose, il piacere, il dolore, l'orgoglio, l'immaginazione, la disperazione e il suicidio, le illusioni della ragione, lo stato di natura del creato, la nascita e il funzionamento del linguaggio (con anche diverse annotazioni etimologiche), la lingua adamica e primitiva, la caduta dal paradiso, il bene e il male, il mito, la società, la civiltà, la memoria, il caso, la poesia ingenua e sentimentale, il rapporto tra antico e moderno, l'oralità della cultura poetica antica, il talento, e, insomma, tutta la filosofia che sostiene e nutre la propria poesia. Il dolore è la legge della realtà ed è universale. Esso riguarda "non gli individui, ma le specie, i generi, i regni, i globi, i sistemi, i mondi" ("Zibaldone", 3). Il ricordo ha un'importanza fondamentale in quanto fa emergere una folla di sensazioni, sentimenti, riflessioni, arricchendole del fascino della lontananza, che le immerge in un'atmosfera di vago, di indefinito, impreciso. (Zibaldone, 6). La ricordanza poetica diventa memoria di emozioni e sensazioni della prima età. Si tratta di un atteggiamento che sarà anche alla base degli "Idilli" ("Zibaldone", 8).


•~• Nota del releaser •~•

Ho realizzato questo e-book sulla base del testo proposto (nell’ambito del “Progetto Manuzio”) dal sito www.liberliber.it, che a sua volta ha attinto al volume «Giacomo Leopardi, “Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura”, Le Monnier (Firenze)». Un profondissimo grazie ai curatori di Wikisource, di LiberLiber e a tutti coloro che - a partire dalle scansioni effettuate dall'OPAL (il Sistema Bibliotecario d'Ateneo Scienza dell'antichità dell'Università di Torino) - hanno lavorato a vario titolo per ottenere il pregevole file testuale sul quale io sono poi intervenuto, e segnatamente ad A. Brollo, A. McFato, OrbiliusMagister, Xavier121, M. Conti, S. D’Urso, M. Mataluno e G. Bonghi. Grazie infine a brauronios per le dritte e l'amichevole sprone fornitomi nel venire a capo di questa condivisione, decisamente impegnativa.
Questa edizione digitale - forse la più completa e fruibile a disposizione attualmente, anche a paragone delle opzioni commerciali - presenta una paragrafazione completamente riveduta, è stata risistemata rispetto alle accentazioni e incorpora i font impiegati nell’opera, in modo da renderla autonoma e integralmente consultabile sui dispositivi portatili . E' stata realizzata grazie ai software Writer OpenOffice, Writer2Epub e Calibre, validata con Sigil e testata con successo - oltre che su Adobe Digital Editions e sul reader Kindle - su tutte le principali applicazioni di lettura di ambiente android: il lettore nativo del "Sony PRS-T1", "FB Reader", "Cool Reader" e "Mantano Reader".
Tutti i file contengono

copertina

, foto dell'Autore (con nota biografica) e del frontespizio della prima edizione (con breve sintesi dei contenuti),

Introduzione

di Giosuè Carducci, 302

note interattive

e

Indice

"cliccabile" (TOC) delle date di composizione delle pagine, raggruppate per mese. Com'è nell'uso, sono stati inoltre riportati tra parentesi quadre, in neretto, i numeri delle pagine dell’autografo, cui Leopardi fa riferimento nei suoi rinvii interni.



•~• L'Autore •~•


Giacomo Leopardi (Recanati, 1798 – Napoli, 1837) è stato un poeta, filosofo, scrittore, filologo e glottologo italiano. È ritenuto il maggior poeta dell'Ottocento italiano e una delle più importanti figure della letteratura mondiale, nonché una delle principali del romanticismo letterario; la profondità della sua riflessione sull'esistenza e sulla condizione umana - di ispirazione sensista e materialista - ne fa anche un filosofo di notevole spessore. La straordinaria qualità lirica della sua poesia lo ha reso un protagonista centrale nel panorama letterario e culturale europeo e internazionale, con ricadute che vanno molto oltre la sua epoca. Leopardi, intellettuale dalla vastissima cultura, inizialmente sostenitore del classicismo, ispirato alle opere dell'antichità greco-romana, approdò al Romanticismo dopo la scoperta dei poeti romantici europei, divenendone un esponente principale, pur non volendo mai definirsi romantico. Il dibattito sull'opera leopardiana a partire dal Novecento, specialmente in relazione al pensiero esistenzialista, ha portato gli esegeti ad approfondire l'analisi filosofica dei contenuti e significati dei suoi testi. Per quanto resi specialmente nelle opere in prosa, essi trovano precise corrispondenze a livello lirico in una linea unitaria di atteggiamento esistenziale. Riflessione filosofica ed empito poetico fanno sì che Leopardi, al pari di Schopenhauer e più tardi di Kafka, possa essere visto come un precursore dell'Esistenzialismo.

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